Nell’ambito del progetto “Legalità” del nostro Istituto curato dalla professoressa Luciana Dotti, il 25 Gennaio 2022 si è tenuta una cerimonia evento per ricordare la drammatica vicenda del sequestro, tortura e morte di Giulio Regeni, per il quale non è stata ancora raggiunta la doverosa verità.

Durante la manifestazione, coordinata dai docenti del progetto, è stata installata una panchina gialla, simbolica della piena adesione alla lotta per la difesa dei diritti umani e della stretta collaborazione con Amnesty International, che ha partecipato con due rappresentanti attivi: Chiara Gullotta ed Emilia Astore. La panchina rappresenta un modo per chiedere giustizia e verità su quanto è accaduto in Egitto nel 2016. Ad intervenire è stata la professoressa Liana Mazzotta alla presenza degli alunni delle classi 3D e 3 R, del dirigente scolastico prof Fabio Spagnoletti, della vicepreside prof.ssa Simonetta Pasquali, del collaboratore di presidenza prof Angelo Calabrò, della Dsga dott.ssa Chiara Agosti e dell’Amministrazione comunale. Presente alla mattinata infatti il sindaco Gabriele Zanni. Oltre all’inaugurazione della panchina da parte del preside e dei due rappresentanti d’Istituto, sono intervenute anche le studentesse che hanno letto alcune pagine del libro Giulio fa cose, scritto dai genitori di Giulio. Un momento molto commovente oltre che riflessivo. Si è parlato di quanto è successo, del processo che, dopo lo stop del 14 ottobre scorso a causa dell’impossibilità di notificare agli imputati l’iscrizione nel registro degli indagati (per via della mancata collaborazione delle autorità egiziane che non hanno mai risposto alla rogatoria dei pm romani in cui si chiedeva l’elezione di domicilio per i quattro indagati), ha ripreso il via il 10 gennaio.

Un momento davvero importante per la comunità scolastica, dove si è voluto ancora una volta ribadire che “Giulio non è un caso, un affare, una questione. Giulio è nostro figlio, nostro fratello, il nostro amico. Il motivo per cui oggi installiamo questa panchina gialla è perché noi amiamo Giulio, e non vorremmo mai che accadesse ancora ciò che è stato. Il motivo per cui installiamo questa panchina gialla e con forza continueremo a richiedere verità e giustizia è per educare i nostri figli, i nostri studenti, le persone a noi care all’empatia, alla solidarietà, alla difesa dei diritti di tutti, di tutti i Giulio e le Giulie del mondo.”

Iniziativa Progetto Legalità